Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 13 luglio 2007 Che il Trentino sia terra dalle mille bellezze naturali è risaputo. Che sia anche un vero paradiso per chi voglia abbinare vacanza e attività sportiva è cosa nota. E allora perché non istituire una «School of walking»? Tradotto in italiano significa «scuola del camminare» e avrebbe come finalità quella di consentire a tutti, anche ai meno allenati, di percorrere i sentieri dolomitici, le passeggiate e i percorsi attrezzati e godere così di aria purissima e panorami magici. L’idea è venuta qualche giorno fa al consigliere provinciale dei Verdi, Roberto Bombarda, che sta pensando come sfruttare nel migliore dei mondi la vastissima rete di sentieri, percorsi pedonali, strade forestali e interpoderali presenti in Trentino. «L’obiettivo - scrive in una nota Bombarda - sarebbe quello di proporre il Trentino come destination leader in Italia nel segmento dei “camminatori”, organizzare corsi di varia durata e livello per “re-imparare” a camminare e proporre ai turisti pacchetti vacanza per soggiorni e corsi di walking e di walking-teraphy». Un’iniziativa sicuramente interessante quella di Bombarda, oggetto di una proposta di mozione presentata a Dario Pallaoro, presidente del Consiglio Provinciale. «Interessante senza dubbio - commenta l’assessore Tiziano Mellarini -, ma il Trentino è già proiettato da tempo su questo tipo di turismo. I pacchetti proposti sono già tanti e, per quanto riguarda il nordic walking, siamo stati tra i primi in Italia a valorizzarlo come disciplina sportiva. Quello dei “vacanzieri attivi”, ovvero coloro i quali vogliono abbinare al riposo anche attività sportive, è un mercato in grande espansione e qui in Trentino abbiamo cercato di prevenire la domanda. Serve per valorizzare anche la cosiddetta “mezza” montagna». Il nordic walking, per chi non lo sapesse, è la camminata in montagna con l’ausilio dei bastoncini. Una disciplina, questa, che permette di utilizzare non solamente gli arti inferiori, ma anche il busto, le spalle e ovviamente le braccia. Uno sport completo, dunque, che all’estero conoscono e praticano da parecchio tempo (soprattutto in Germania e nel nord dell’Europa), mentre in Italia il «boom» è affare recentissimo. Accanto al walking o al nordic walking, negli ultimi anni stanno prendendo piede in provincia alcune discipline nuove e particolarissime. C’è il tarzaning, ovvero il torrentismo (canyoning) acrobatico asciutto, che consiste nell’affrontare un percorso fatto di pendoli, ponti tibetani, traversate tirolesi ed altre emozioni. In pratica si passa di albero in albero grazie a delle liane, oppure si percorrono traballanti ponti di corda. Ma non solo perché sono tanti anche gli appassionati d’hydrospeed che, utilizzando l’originale “bob fluviale”, permette d’attraversare le gorgoglianti onde di un fiume, eventualmente accompagnati da un’esperta guida. E poi il pointing, un salto “a pendolo” controllato da un ponte, tra verdi boschi e la rope course, ovvero un percorso su una struttura di tronchi alti 12 metri piantati nel terreno e collegati tra loro con passaggi di diversa difficoltà. E non manca il cross country: si tratta di percorrere una via ferrata, abbinata a passaggi aerei molto spettacolari. Si passa come funamboli da una parete all’altra della valle appesi alle teleferiche o usando le corde. Per passare poi alle scivolate lungo le cascate ed ai passaggi sul ponte tibetano. Emozioni a piedi, ma anche in bicicletta o con i pattini. Per gli amanti delle velocità mozzafiato c’è il downhill, la più spettacolare disciplina della mountain bike, basata sull’utilizzo di bici biammortizzate per affrontare emozionanti discese su tratti sterrati, oppure il più classico skating, che si pratica con i noti roller blade. Inutile aggiungere che tutte queste attività vanno praticate in sicurezza, con il giusto equipaggiamento (caschetti protettivi e quant’altro) e sotto la supervisione di Guide Alpine o insegnanti. Almeno, all’inizio. |
ROBERTO
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